Nel 2017 la Corte di Cassazione revocò il cospicuo assegno di divorzio versato alla Signora Veronica Lario dall’ex marito Silvio Berlusconi imponendole anche l’obbligo di restituire le somme percepite per un ammontare di oltre 46 milioni di Euro. 

Ma allora questo benedetto assegno di mantenimento non esiste più?
Sì che esiste e per fortuna!

Nella sentenza Lario/ Berlusconi si è semplicemente applicato un nuovo principio (Decisione della Suprema Corte a Sezioni Unite N. 18287/2018) in base al quale non è più applicabile concetto di "mantenimento del tenore di vita” quale parametro per la quantificazione dell’assegno.

Attenzione, quindi, a chi desidera lasciare il tetto coniugale e soprattutto non s’illuda di essere certamente esente dal pagamento di un assegno di mantenimento al coniuge abbandonato. Infatti, la determinazione di tale somma gode di principi accuratamente definiti e dipenderà dall'analisi economico-patrimoniale comparativa che il giudice effettuerà della coppia.

L’assegno divorzile, quindi, se ha perso la sua vocazione di ristabilire il “tenore di vita” svanito col l'interruzione del matrimonio, persegue senz'altro scopi di tipo assistenziale, compensativo e di equità.
Nelle sue valutazioni per la determinazione dell'importo da corrispondere il Giudice prenderà in considerazione diversi parametri indicativi della storia coniugale quali il contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare e alla creazione del patrimonio comune, valuterà infine anche la sua effettiva possibilità di dedicare tempo al lavoro (per esempio nel caso di presenza di figli) e, pertanto, la sua possibilità di produrre redditi adeguati al proprio sostentamento.