Per risolvere molte controversie non è indispensabile finire in Tribunale davanti al Giudice.
L’avvocato può consigliare e guidare il cliente verso strumenti alternativi che assicurano risultati soddisfacenti, al di fuori del complicato circuito giudiziario. Uno di questi strumenti è proprio la mediazione che offre al cittadino una procedura risolutiva con tempistiche molto più brevi e costi abbordabili, oltre  alla possibilità di beneficiare di interessanti vantaggi fiscali. La mediazione è un procedimento che si svolge al di fuori del circuito giudiziario.

Vediamo di spiegare brevemente in cosa consiste la mediazione.
Come accennato si tratta di un procedimento da promuovere mediante una semplice istanza davanti ad un Organismo di Mediazione accreditato dal Ministero della Giustizia e con l’ausilio di un mediatore professionista, terzo ed imparziale. Il mediatore ha il compito di agevolare la comunicazione tra le parti favorendo il raggiungimento di un accordo soddisfacente per entrambi ed evitando così la lunghezza del procedimento giudiziario, gli elevati costi dello stesso e  l’incertezza della sentenza finale emessa dal giudice.

Quali questioni possono essere trattate con la mediazione?
Possono essere oggetto di mediazione tutte le controversie in materia di diritti disponibili, vale a dire i diritti aventi contenuto patrimoniale, economicamente valutabile come un recupero crediti, questioni inerenti le successioni, il condominio, contratti e molto altro.

Quanto costa la mediazione?
Se la Mediazione va a buon fine con la sottoscrizione di un accordo, questo assume la funzione di titolo esecutivo analogamente ad una sentenza, con il beneficio dell’esenzione dall’imposta di registro per gli accordi di valore fino a €.250.000. I costi della procedura sono limitati : un primo versamento di circa €.50 per l’avvio della procedura e, se la mediazione prosegue dopo il primo incontro,  è dovuto da ciascuna parte all’Organismo di Mediazione accreditato un importo prestabilito da un tariffario, a seconda del valore della controversia.

Uno strumento in Italia poco apprezzato ma che nel mondo ha avuto grandissima diffusione.